ESF opera nel campo della formazione, della cooperazione internazionale, della formazione all’estero in contesti di emergenza e povertà educativa e crea luoghi di aggregazione per adolescenti e giovani.
In Italia interviene in contesti di disagio e si occupa di formazione, ma anche di spazi socio educativi per adolescenti e le loro famiglie. L’origine del movimento è da individuare nell’ambito di esperienze educative all’estero. Nasce prima di tutto come risposta ad un bisogno in Madagascar e si amplia fino a toccare molti paesi del globo: Africa (Costa d’Avorio, Rwanda, SudAfrica, Etiopia, Angola, Kenya, Ciad), all’Asia (Palestina, India, Bangladesh) all’Europa dell’est (Romania, Albania) America del Sud (Honduras, Paraguay, Brasile, Bolivia). L’intento è quello di mettere a servizio le competenze acquisite durante il percorso formativo negli ambiti formazione e di animazione educativa, mettendo a servizio della formazione le proprie competenze con l’obiettivo di creare una circolarità che favorisce l’incontro di culture diverse e la possibilità cosi di attivare processi di crescita delle persone e delle strutture al fine di realizzare processi di autonomia mirati al riscatto della propria condizione.
Nella periferia est di Milano, al confine col Parco Lambro, apre nel marzo 2023 lo “Spazio47”, luogo
d’arte ed educazione condivisa che mette al centro gli adolescenti e la loro comunità di riferimento. È uno spazio socio-educativo con attività di supporto, accompagnamento e orientamento di studenti adolescenti e giovani, nel percorso scolastico individuale e di gruppo per crescere insieme, e laboratori educativi e creativi multidisciplinari
A livello internazionale ESF opera in Madagascar, dove si occupa direttamente della gestione del centro Ambalakilonga, (la casa dei ragazzi): un centro di accoglienza per circa 40 giovani adolescenti provenienti dal vicino orfanotrofio, dalla strada o da contesti sociali svantaggiati. Il progetto Ambalakilonga vede una scuola materna con circa 120 bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni e provenienti dai villaggi vicini con il principale scopo di dare un luogo sicuro e accogliente ai bimbi i cui genitori sono impegnati nelle attività lavorative